venerdì 4 dicembre 2020

Giarre, a un anno dalla sepoltura privilegiata dentro la chiesa, la comunità del Carmine dedica un libro a padre Ambrogio

 

 A un anno dalla traslazione della salma di padre Ambrogio Pepe nella sua chiesa San Francesco d’Assisi al Carmine la comunità parrocchiale, guidata da padre Diego Sorbello, onora l’anniversario mantenendo gli impegni presi un anno fa: costruire in India, in memoria di padre Ambrogio, delle sale per malate di mente e pubblicare la biografia di padre Ambrogio. Per realizzare le sale, la comunità ha già inviato 27mila euro in India e ulteriori 10mila euro saranno inviate a breve. Oggi, domani e dopodomani, alla fine delle messe, ai presenti sarà distribuito un volume sulla vita di padre Ambrogio, scritto dal prof. Luigi Frudà e impaginato dall’arch.Francesco Patanè. Stasera, inoltre, sarà inaugurata la nuova illuminazione delle cappelle della Madonna e di San Francesco, ideata dall’arch. Caterina Piro. Il volume su padre Ambrogio ripercorre la storia della chiesa del Carmine e di Giarre, dal 1800 sino al periodo in cui fu guidata da padre Ambrogio. Gli anni più difficili furono quelli della seconda guerra mondiale. Nel 1942 a Giarre e a Riposto erano presenti consistenti forze militari e i due comuni erano obiettivi. Finita la guerra la popolazione era stremata. Padre Ambrogio fu in prima linea per soccorrere tutti.

Scriveva ai benefattori: «Non pochi ammalati mancano delle necessarie cure e medicine, innumerevoli fanciulli scalzi non sufficientemente vestiti, sono abbandonati sulla strada, privi d’istruzione e di nozioni religiose. Sovvenire a tali bisogni è un atto di umana solidarietà, un sacro dovere sociale soprattutto un comandamento di Dio». Per il suo impegno, nel 1962, il Consiglio comunale gli conferì la cittadinanza onoraria, annoverandolo tra i suoi figli migliori.


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Maria Gabriella Leonardi
Pubblicato sul quotidiano La Sicilia il 4 dicembre 2020

sabato 3 dicembre 2011

Presentato il volume su Biagio Andò, sindaco del popolo

 «Biagio Andò il sindaco del popolo» è il titolo del volume che raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Giarre lo scorso 6 giugno, a 50 anni dalla morte dell’illustre politico giarrese. Ieri il volume è stato presentato nel salone degli specchi in un incontro organizzato dall’assessorato alla cultura e dalla Società giarrese di storia patria. «Questa iniziativa – ha spiegato il preside Girolamo Barletta, presidente della Società di storia patria – completa il ricordo che Giarre doverosamente ha tributato al primo sindaco del dopoguerra, deputato della Repubblica per due legislature». «Quando il 6 giugno scorso si è tenuto l’importante convegno dedicato a Biagio Andò – ha aggiunto il sindaco Teresa Sodano – è stato auspicata la pubblicazione degli atti. Questo volume è quindi un importante risultato e anche una testimonianza che va ad arricchire la storia locale». «E’ importante - ha concluso il vice-sindaco e assessore alla cultura Leo Cantarella - ricordare un personaggio come Andò, esempio per la collettività e per i giovani. Il senso delle istituzioni era il suo pane quotidiano, e questo è particolarmente significativo in un momento come questo di crisi delle istituzioni». Il libro è stato distribuito dietro una libera offerta devoluta per la realizzazione della porta di bronzo della chiesa madre. «Andò – spiega il preside Barletta- non era credente ma era rispettoso della fede. Durante la sua sindacatura il Consiglio comunale da lui presieduto dedicava una somma per il quaresimalista. Inoltre Andò contribuì per la sepoltura di don Tommaso Leonardi dentro la chiesa madre».

Maria Gabriella Leonardi
3 dicembre 2011

Evoluzione storica del paesaggio ionico-etneo: un viaggio tra natura, storia e cultura

  Approfondire la conoscenza scientifica del paesaggio ionico-etneo, di straordinaria bellezza e importanza naturalistica, scenario di vita ...