giovedì 28 gennaio 2021

Giarre, nel libro "Lui era mio padre", la storia dimenticata degli Internati militari italiani

«Questa che sto per scrivere è una storia che non avrei voluto mai conoscere né far conoscere, ma che ha colpito migliaia di essere umani e tra questi le persone a me più care e vicine: mio padre, mia madre e mio marito». Esordisce così Carmela Russo nel suo libro "Lui era mio padre", viaggio tra memorie e vicende familiari in cui ricostruisce la storia di suo padre, Salvatore Russo, originario di Castiglione di Sicilia, un Imi, Italienish Militàr-Internierte (Internati militari italiani), definizione voluta da Hitler per sottrarre i militari italiani alla tutela della Convenzione di Ginevra. «Mio padre – scrive Russo – dopo aver partecipato all’occupazione dell’Albania, ha combattuto in Grecia dove, catturato dai tedeschi, dopo l’8 settembre 1943, viene fatto prigioniero, discriminato ed etichettato come traditore, schiavizzato da Hitler e, al suo rientro, dimenticato dalla Patria, così come i suoi compagni di guerra. Una storia di cui la memoria è rimasta volutamente nel buio per diversi decenni».

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